Musicisti e deejays, il mio parere

Buongiorno a tutti i miei fidati lettori,
sono 23 anni che faccio il deejay, quindi mi avvalgo di ciò per dare un mio personalissimo parere.
Ho stilato una serie di differenze che ritengo possano essere applicabili alla maggior parte dei musicisti coveristi e dei deejays non professionisti.

Il musicista coverista non professionista (da ora in poi M.C.N.P.) compra uno strumento, lo studia, impara a suonarlo, si applica finché non diventa un buon esecutore, poi parla con degli amici a loro volta musicisti coveristi e crea un gruppo o si aggrega ad uno esistente.
Si concentra prevalentemente sul genere musicale che suona (nel 90% dei casi diversissimo da quello studiato) si isola in un centinaio di canzoni e difficilmente è aggiornato sugli sviluppi della musica.
Quando va a suonare, si affida all'impianto dell'amico o nel migliore dei casi ad un altro amico non professionista che porta l'impianto, con il risultato che (vecchi audiofili rompicoglioni a parte) il pubblico finirà per dire: "Bravi, suonano bene,  ma si sentiva male, il volume era indecente!"
Il deejay che lo fa per passione (perché ci sono anche quelli che lo fanno solo per soldi...) non deve fare altro che premere play da una parte e poi play dall'altra muovendo dei cursori, ma nella maggior parte dei casi non è supportato da nessun'altro. Quindi oltre a dover curare la musica, deve anche interessarsi della sonorizzazione dei luoghi in cui suona e se qualcosa va storto è sua unica responsabilità.

La preparazione per una serata ha dei punti in comune:

  • la padronanza dello strumento (sia esso da suonare o da programmare);
  • le prove;
  • l'esecuzione di fronte al pubblico.

Ed alcuni completamente diversi:

  • allestimento del palco, scenografia e luci;
  • collegamento dell'impianto e regolazioni;
  • prova dell'impianto in loco per poterlo far suonare al meglio delle sue potenzialità in base all'ambiente;
  • documenti per la messa in regola e il pagamento delle tasse.

Sì, sono un po' polemico, perché la maggior parte dei musicisti coveristi non professionisti con cui ho parlato, senza alcun rispetto, hanno detto che il deejay non suona, in ogni momento è "pronto all'uso" e che non capisce un c...o di musica, solo perché non è molto efferrato su 10 dei 100 pezzi che il musicista conosce perfettamente perché li deve "coverare".

Per molti anni in cui organizzavo feste private a casa mia o di amici, ero convinto che avessero ragione, ma non mi stavo accorgendo di quanta musica avevo la fortuna di ascoltare, quanti generi e quanta libertà in più offrisse il ruolo da deejay!
Il M.C.N.P. dovrebbe provare a fare il deejay, prima di dire che significa solo premere play, sono quasi convinto che sarebbe talmente sorpreso del lavoro che c'è dietro a 360° che dal giorno dopo inizierebbe a desiderare di ampliare le sue conoscenze al di fuori di quello che gli è imposto dal gruppo a cui appartiene.
Inizierebbe con il dover ascoltare una infinita quantità di musica, spesso contro le sue idee di definizione della stessa, poi la dovrà valutare e farsi una lista di quello che gli piace.
Poi dovrà creare un ambiente nel PC o nel lettore CDJ con delle facilitazioni per trovare i pezzi (io compilo i commenti) per poterli filtrare velocemente all'evenienza.
Poi non avrà più l'amichetto che gli collega l'unico cavo con cui si presenta sul palco, non avrà neanche il palco, il mixer le casse e le luci (con relativo controller dedicato).

Già che ci sono provo ad immaginare cosa farebbe.

Per prima cosa, dopo aver letto decine di blog sull'argomento, andrà da un negozio o più probabilmente su internet e comprerà un set usato al minor prezzo disponibile (così se non si appassiona, almeno ha speso poco).
Poi quando gli arriverà l'attrezzatura metterà tutto sul pavimento di una stanza e inizierà a pensare che non ce la farà mai!
Allora si metterà davanti a youtube e cercherà come collegare tutto quanto, rendendosi conto che esistono diversi tipi di cavo, che avrà bisogno di una mega ciabatta elettrica e che dopo corsi su corsi gratuiti online e l'acquisto di quei 15/20 cavi che mancavano, si renderà conto di aver impiegato 5 ore per mettere tutto assieme...
A questo punto si ricorderà quando arrivava sul palco con la sua chitarra e l'unico jack da 6,3 mm argentato che dava al suo amichetto e che andava a finire in un affare pieno di cursori comunemente detto mixer.
Finalmente è tutto ok, per le luci si vedrà, tanto non sono importanti (pensa)...
Collega la sua fidata chitarra (credendo di avere tempo e voglia di metterci sopra le dita) e schiaccia play sul canale sinistro!
CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA........
Spegni tutto, stacca la spina, come mai non suona?
Allora altre 3 ore su youtube a cercare "Gli errori più comuni for dummies" ed infine si accorge che la consolle ha un volume e il mixer altri due e trovare l'equilibrio non è così banale come sembra.
Infine tutto pronto (dopo 7 ore... esclusa la navigazione su youtube) play! Cuffia, ok, qui preparo la prossima, ecco, adesso cambio! CHE SCHIFO, eppure mi ero applicato...
Ci riprova, passa giorni alla consolle prima di fare un mix decente.
Convinto delle sue ormai apprese capacità, il M.C.N.P. contatta un locale in cui aveva suonato col gruppo, si mette d'accordo, va 8 ore prima a montare la consolle e collegare il tutto accorgendosi che la sua city car non è poi così capiente...
Pronto, arriva il pubblico che dalle 20 alle 22:30 vuole mangiare, ma il M.C.N.P. nei panni del Dj, comincia a far girare la sua playlist con una discreta precisione sui cambi.
Al 4° pezzo si alza una ragazza di mezza età a chiedere qualcosa anni 80.
Il M.C.N.P. nei panni del Dj comincia a sudare freddo e pensa: "E adesso come faccio?", ma siccome siamo nel 2019 ha uno smartphone che usa come hotspot per il suo notebook, nessun problema, va su youtube e cerca anni 80, mette Y.M.C.A. e stavolta se la cava, però non può metterla a tempo, non la può mixare e il volume di youtube è molto diverso da quello della consolle (generalmente più alto), allora di corsa ai ripari, si lancia sul cursore più facile da tirare giù e se la risolve, poi si dimentica di alzarlo di nuovo e mentre in cuffia si sente la prossima traccia a volume indecente (perché la cuffia è vergognosamente economica), la sala non sente un bel niente.
Finalmente giunge il tanto atteso momento, si avvicina l'indesiderato "Vecchio audiofilo rompi coglioni" che gli dice in faccia che l'impianto fa schifo (con ragione e gran cognizione di causa) e che non verrà mai più a sentire questo strazio per le sue ex-raffinate orecchie da jazz anni 20.
A questo punto il M.C.N.P. nei panni del Dj pensa che non sta perdendo niente, ma al "Bar Sport" l'indomani mattina il "Vecchio audiofilo rompi coglioni" farà una pubblicità negativa al M.C.N.P. nei panni del Dj, niente male come inizio...
Dopo mezz'oretta dalla richiesta della ragazza anni 80, gli insulti (giusti) del vecchietto e mezzo locale svuotato dalla playlist "che piace solo a lui", viene il momento del compleanno della sedicenne di turno circondata da una... inspiegabilmente... numerosa famiglia...
Arriva una signora dello staff a chiedere al M.C.N.P. nei panni del Dj la famigerata "Happy birthday" e un po' di atmosfera con le luci... Alza il dito, ma prima che riesca a controbattere la signora dello staff svanisce al di là delle porte da saloon della cucina, perché da per scontato che il Dj abbia "Happy birthday" e le luci...
Il M.C.N.P. nei panni del Dj é nel panico totale, cerca frettolosamente "Happy birthday" su youtube, lo prepara e improvvisamente spengono la luce, buio totale!
Nel kit al risparmio che il M.C.N.P. nei panni del Dj ha acquistato usato su internet non era specificato che la consolle aveva tutte le luci bruciate (e le casse gracchiano... da cui il prezzo favorevole).
Le luci non erano importanti (vi ricordate qualche riga fa?)...
Entra la torta (le cui 16 candeline sono unica fonte di luce oltre al monitor del notebook e dei cellulari) e il M.C.N.P. nei panni del Dj preme play con la trackpad del notebook (mai usata prima di mettersi nei panni del Dj) per far partire una versione didattica di "Happy birthday", ma dopo canti a squarciagola e applausi, si accendono le luci e il M.C.N.P. nei panni del Dj è nella m...a più totale, dalle gracchianti casse non esce niente...
A quel punto TUTTI, (e con questo intendo dire TUTTI) rivolgono lo sguardo bieco verso la consolle...
Il M.C.N.P. nei panni del Dj dopo quel momento di imbarazzo totale riprende timidamente la sua playlist rimettendo qualcosa che aveva "passato" poco prima...
Tra il pubblico si diffonde il malcontento, per la fortuna del M.C.N.P. nei panni del Dj il tempo passa e giunge l'ora in cui la sala si svuota del tutto.
La vera fine della "performance" avviene quando il gestore del locale esce dalla cucina a chiedere il time out.
Visto che si conoscevano, perché il M.C.N.P. nei panni del Dj era già di casa come M.C.N.P., lo paga e lo invita a smontare il più velocemente possibile la consolle.
Nonostante le prove fatte in casa (perché simuli anche questo...), le difficoltà maggiori si presentano al momento dello smontaggio.
Il M.C.N.P. era abituato a staccare il suo unico cavo dalla chitarra e dal mixer e a riporre lo strumento nell'apposita custodia... adesso che è nei panni del Dj (considerato fino ad ora nullafacente), deve smontare di corsa e avere la city car pronta all'uso...
Visto che gli stanno lavando il pavimento attorno, il M.C.N.P. nei panni del Dj, lancia tutto dietro nel bagagliaio della city car, con i sedili abbattuti (sono le 2 del mattino) poi si vedrà...
Quando torna a casa, visto che non ha il garage, deve portare su tutto quanto... [quarto piano del condominio con l'ascensore (almeno quello...)]
Così giungono velocemente le 4.
Siccome io sono un dj nullafacente che preme solo play e conosco il M.C.N.P., da buon s-t-r-o-n-z-o, lo chiamo al telefono alle 9 del mattino dopo, per sapere come fosse andata la prima serata da M.C.N.P. nei panni del Dj, ricevendo (giustamente) il fanc..o del buongiorno.
La "serata da M.C.N.P. nei panni del Dj" era un venerdì, sabato dopo la mia "sveglia forzata" ha dormito tutto il giorno, domenica mi ha telefonato scusandosi per aver sottovalutato quel che c'è dietro all'hobby da dj e da quel giorno ci siamo aiutati a vicenda per cercare di integrare i nostri due meravigliosi mondi senza più inutili pregiudizi ed attriti!

La storia che avete letto è in buona parte inventata, tranne gli insulti realmente ricevuti nel tempo da più di uno e alcune situazioni in cui prima o poi ci si trova (vale anche per i musicisti).

Cosa vorrei trarre da questo?
Una visione di collaborazione tra due mondi apparentemente opposti che (non dimentichiamolo mai) mettono al centro la passione per la musica!
Io da "dj per passione" non ritengo di avere alcuna competenza nella lettura della musica, non ho l'orecchio assoluto e neanche quello relativo, ma oltre a saper far coincidere un tunz tunz con un altro e regolare due effetti, so dire al primo ascolto se un pezzo funziona, come catalogarlo e quando metterlo.

Qualche anno fa, chi legge magari se lo ricorda, eravamo a casa mia, nella camera da letto/computer a cazzeggiare col microfono ed il mixer.
Un mio amico stava improvvisando un'idea da "presentatore di quiz" ed io (per scherzo) gli mettevo sotto un po' di jingle...
Un altro mio amico ascoltava pazientemente con un certo distacco.
Ad un certo punto il "presentatore" fa una domanda che necessitava suspance, già che era uno scherzo, parlavamo tra noi ad alta voce ed io dissi: "Qui ci va la soundtrack di Profondo rosso".
Il mio distaccato amico è intervenuto dicendo: "Non dire caz..te", ma quando l'ha sentita suonare si è bloccato un attimo e si è immediatamente ricreduto, mi ha anche allungato la mano per complimentarsi.
Soddisfazione enorme, perché voleva dire che stavo riuscendo a contestualizzare tutta la musica ascoltata fino ad allora.
Ed ecco che una sessione di ascolto senza senso prende forma, col passare degli anni (23 sono tanti...) mi sto accorgendo di essermi forgiato un orecchio adatto a selezionare velocemente se una traccia funzionerà oppure no e l'unico modo per farlo è ascoltare una incalcolabile quantità di musica!
Ogni genere, ogni stile, ogni stonatura, ogni canzone, ogni pezzo strumentale ha delle caratteristiche che pian piano sintetizzi.

Una sera di qualche anno fa, fui invitato a mettere musica al compleanno di un padre, le cui figlie e la moglie avevano organizzato una festa a sorpresa.
Avendo avuto modo di parlare con tutte loro, ero venuto a sapere che il festeggiato era un fan di Lucio Dalla.
Allora è partito il mese sabbatico in cui non ascoltavo altro.
Anche se l'appassionato non screma nulla, il dj deve essere più distaccato e selezionare solo quello che può funzionare e in alcuni casi è bene che sia provocatorio.
La festa è finita molto bene, il giorno dopo ho ricevuto un messaggio Whatsapp con i ringraziamenti dal festeggiato per la splendida serata!
Tuttavia, non poteva mancare il super esperto di rock anni 80 che per tutta la sera mi ha chiesto "My generation!" dei "The Who".
Nonostante avessi provato a spiegargli che "non funziona", ha insistito finché non sono stato costretto a metterla, premetto che i figli del festeggiato e i loro amici gremevano la pista al ritmo di D'Agostino, Prezioso, Molella, Fargetta, Sinclair, Avicii (R.I.P.), Guetta...
Al pezzo dei "The Who" la pista si è svuotata e l'esperto stava in disparte a sorseggiare un bianco frizzante accompagnato da pizza e focaccia a buffet.
Ho volutamente cercato di incrociare il suo sguardo e gli ho fatto notare con un gesto della mano verso l'alto che scorre da parallela al pavimento che era tutto vuoto.
Se vogliamo trovare un lato positivo, da lì in poi ho potuto mettere i pezzi di Lucio Dalla per il festeggiato.

Probabilmente alcuni musicisti coveristi non professionisti credono ancora che il dj sia costretto ad ascoltare solo musica da discoteca, perché generalmente ci si aspetta questo da lui, ma non é così.
Una volta mentre stavo mettendo musica ad una grigliata, da un tavolo un signore mi ha detto se il mio notebook avesse potuto leggere i CD, perché da lì a poco me ne avrebbe portato uno che aveva in macchina.
Gli ho chiesto se avessi potuto aiutarlo senza farlo scomodare, mi ha detto: "Ve bene, ma 90/100 non avrai dischi dei Genesis..."
"Selling England by the pound? First of filth?"
Per poco non mi ha abbracciato...
Altra grande soddisfazione, derivata dall'assiduità di ascolto!

Poco tempo fa, ad una festa di compleanno un ragazzo non si è staccato dalla pista dall'inizio alla fine della serata, sono andato a complimentarmi e a ringraziarlo dicendogli: "Sei un bel casinista, sono felice che ti stia divertendo", lui mi ha risposto: "Perché a me piace la musica, tutta quella che esiste!", la mia risposta è stata: "Allora mettiti a fare quello che faccio io, non c'è modo migliore per esprimersi con la musica, non hai limiti, puoi mettere tutto quello che ti piace, tutto quello che vuoi!".
Si è fermato un attimo ed ha cominciato a formarsi un grosso punto di domanda sulla sua testa, sarò riuscito a convincerlo?

Ed ecco la migliore formula per chiudere l'articolo, se vi piace la musica, provate a mettervi nei panni del dj, potreste scoprire un mondo parallelo di cui finora avete totalmente ignorato l'esistenza!

Buona musica,
Alla prossima,
Dj Mister Mix
(A.k.a. Dj500)

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