La ricerca della trasparenza

Buongiorno a tutti,
prima o poi avrei dovuto scrivere di questo, in fin dei conti, credo che sia il punto di arrivo per ogni audiofilo, anche se in realtà si trova alle origini della catena audio.

Ma partiamo con ordine:
  • Il soggetto: Monitor da studio e tra quelli di cui ho avuto il privilegio di ascoltare con le mie orecchie, emerge il marchio finlandese Genelec.
    Honorable mention anche per le tedesche ADAM Audio.
  • L'oggetto: l'assoluta neutralità nella riproduzione dello spettro sonoro, anche quando si tratta di una parte di esso.
Se si vuole fare un paragone, quand'é che entriamo in un supermercato e diciamo "Wow" di fronte ad una TV? Quando quella rappresenta al meglio la realtà.
La stessa cosa, magari inconsciamente, la cerchiamo nei sistemi di riproduzione musicale.
E qui mi viene da dire... Maledetto il giorno in cui...ho ascoltato per la prima volta un paio di monitor da studio.

Nel podcast SemplificAudio, durante i miei interventi in cui mi facevo odiare dagli "audiofili da cavo oxigen free", ho specificato che la musica viene prodotta attraverso le orecchie dei tecnici "influenzate" dai monitor da studio e come dice il sig.Sabino de "Il microfono" quelli "Assoluti" sono in grado di riprodurre tutta la musica ricca di sfumature, transienti fino a coprire anche le più nascoste microdinamiche.
Adesso però scendo dall'albero e torno con i piedi in terra (anche perché non me le potrei mai permettere...), quindi cercherò qualcosa di simile in prodotti più piccoli.
Ed ecco che il giorno 26 novembre 2015 sono entrato nel Magazzino Musicale Merula di Bra e sono uscito con due Genelec 8010A, le più piccole della serie, vi giuro, sono veramente piccole.

Ovviamente non sono in grado di coprire tutte le frequenze, per farla breve, i bassi non sono da terremoto, però se sono sopra ai 70Hz si sentono ed anche molto bene.
Ho avuto l'occasione di ascoltare le sorelle maggiori 8030 e al di là del fatto che colmano il gap laddove le 8010 non arrivano, sono pronto a giurare che suonano allo stesso modo e quando uso il termine "identico" intendo dire che il suono rimane privo di ogni minima interpretazione.
Il sig.Francesco di "Reaperiani", dice che le Genelec suonano troppo bene e quindi, secondo lui, non sono adatte a filtrare con cattiveria e puntigliosità i difetti che tanto poi usciranno riproducendo la musica con gli altoparlanti dei telefonini...
Purtroppo non posso dargli torto, pur preferendo l'approccio audiofilo, so benissimo che il 75%-80% del main-stream è mixato per suonare forte in qualunque dispositivo... del resto tra le mie vie di contatto con la musica, c'è il deejaying, quindi un intero mondo di compromessi.
Nella mia ossessione, ho persino misurato il Dynamic Range di alcuni dischi di autori che stimo oltre ogni limite, scoprendo che coprono una gamma dinamica di soli DR5/6.
Per darti un metro di paragone, un'orchestra sinfonica su un CD standard arriva sino a DR18/19.
Del resto, lo staff dei miei idoli sà benissimo che le tracce saranno fruite al 95% da cellulare, cassa bluetooth e nel migliore dei casi cuffie da supermarket.
Ma tornando a chi, come me, posa le Apple AirPods Pro ed indossa le K-Array Duetto perché dall'ascolto del giornale radio del mattino o di un audiolibro, passa all'ascolto della musica, la ricerca della perfezione è sempre in agguato.
Qualche giorno fa, ho tolto un po' di ruggine ai due satelliti FBT Jolly 8BA ed al subwoofer FBT Jolly 10A, constatando che, ad oltre un anno dall'ultimo utilizzo, se la cavano ancora bene.
Stavo passando il disco dei London Grammar - California Soil del 2021 (bellissima registrazione, la consiglio vivamente), mentre i miei rientravano dal terreno, ho chiesto un parere a mio padre e lui ha risposto: "Suonano benissimo!", ricevendo come replica: "Perché non hai mai sentito un impianto che suona benissimo..."
Non è finita lì, ho provato ad avvicinare i diffusori, ma rimane comunque il fatto che guardando una cassa, sembra che tutto provenga da lì, guardando l'altra, pure...
Unica eccezione, se c'è una chitarra il cui suono proviene solo da sinistra la cassa destra non la considererà.
Per quanto riguarda la ricostruzione spaziale del palcoscenico, le casse PA citate sopra peccano parecchio, la voce non ha un punto focale.
Con le Genelec 8010A la storia cambia.
Le casse sono fisicamente presenti, ma spariscono interamente, quando sono attraversate da musica registrata a modo.
Puoi concentrarti su una delle due, ma se la voce del cantante è in mezzo, rimarrà verosimilmente dov'è!
Una sostanziale differenza tra le piccole 8010 e le loro sorelle maggiori 8030 risiede nell'ampiezza e la profondità della scena sonora.
Non ho le prove di ascolto dirette, ma sono convinto che le top di gamma, i famosi diffusori assoluti, siano perfettamente in grado di riprodurre nei minimi dettagli un'orchestra sinfonica o ricostruire il suono proveniente da un'esperienza dal vivo.
Del resto, quando si dice che un'immagine vale più di mille parole:
8010A vs 1236A fonte www.genelec.com
Altri incredibili vantaggi di un monitor attivo, come una piccola Genelec 8010A sono i componenti interni: il crossover, l'amplificatore, i circuiti DSP, le schede ed i cortissimi cavi di potenza a bordo, non sono parti casuali, ma univocamente testate, tarate e certificate per soddisfare gli standard di quel singolo diffusore.
Anche gli involucri esterni, fanno parte del progetto e della bontà sonora finale del prodotto.
In più, come ho detto ampiamente nella 16ª puntata del podcast SemplificAudio, il connettore bilanciato, consente un ottima riduzione dei disturbi sul cavo di segnale, rendendo la riproduzione attraverso i monitor ancora più accurata.
Tirando due somme, un impianto con un suono meraviglioso composto da una buona sorgente, un buon convertitore DA, pochi cavi ed un paio di monitor attivi da studio, costa molto, ma molto meno dell'equivalente in campo hi-fi.
Cercando di raggiungere un livello simile di trasparenza, si riuscirebbe ad ottenere un sistema che dovrebbe consentire un'area di ascolto un po' più ampia rispetto all'unico punto in cui i monitor suonano perfettamente, come spiega il sig.Mike dell'omonimo canale "Mike Borghese Audio".
Il grosso problema è che una volta abituati a "quel suono", ad ogni prossimo ascolto, si cerca "quel suono" e nella maggior parte dei casi, si trovano prodotti con prezzi da capogiro che suonano similmente oppure si torna nel mercato dei monitor da studio.

In ogni caso, indipendentemente dal mezzo con cui la ascoltate...
Buona musica a tutti ed alla prossima.
DJ500

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