Noleggio a lungo termine, non proprietà!

Buongiorno a tutti i lettori.

Nell'articolo precedente ho scritto: Raro è, soprattutto, il fatto di possedere fisicamente un supporto contenente informazioni da passare attraverso un lettore in grado di decodificarlo.

Premetto con il dire, chi mi conosce lo sa, che sono un sostenitore della tecnologia e che a priori non escludo l'uso di alcuni strumenti molto moderni e all'avanguardia.

Tuttavia nell'ambito della musica, c'è una forte tendenza alle forme di noleggio piuttosto che al possesso di un supporto, sia esso CD, LP, BD, SACD o chiavetta USB.

Parlo per esperienza personale.

Sono iscritto ad Apple Music, dove posso ascoltare di tutto in qualità accettabile/buona, ma comunque adeguata ai miei sistemi di riproduzione.

Se smetto di pagare la retta mensile, immediatamente si azzerano tutte le playlist e tutto quello che mi sono "salvato" nella libreria.

Fin qui niente di strano, è chiaro e logico che la musica su Spotify ed affini siano degli archivi da cui attingere l'ascolto secondo i propri gusti, con la formula del noleggio.

Se però un disco o una traccia mi interessa e la voglio "consolidare", dal notebook o dallo smartphone posso collegarmi allo store e procedere all'acquisto, pagando una cifra tutto sommato onesta.

Quello che però non è così chiaro, è che non potrà mai esistere un altro proprietario al di fuori di me, perché l'acquisto non è basato sulla persona fisica che, in quanto tale, potrebbe scegliere di lasciare in eredità ai posteri i suoi files musicali, ma bensì è account based.

Ciò significa che quando non ci sarò più, quindi l'account assegnato a me non sarebbe più legato ad alcuno, i miei files regolarmente acquistati rimarrebbero di proprietà del fornitore e quindi non li potrei lasciare a nessuno.

Nel caso dei supporti fisici, ma anche di chiavette come questa di Mr.Lincetto, esiste per contratto l'ereditarietà dell'oggetto. Lo stesso vale per i libri, gli e-book sono account based, mentre i libri fisici sono di proprietà del lettore e quindi ereditabili.

C'è da dire che proprio in questi ultimi tempi, sia Apple, sia Amazon, hanno introdotto l'ereditarietà del contratto, ma ciò non significa che i contenuti siano di tua proprietà e quindi ne possa fare l'uso nei limiti prescritti dalla legge, ma bensì che il proprietario rimane Apple od Amazon e l'account può fruire dei contenuti al posto della persona deceduta, previa dichiarazione attraverso il certificato di morte.

Resta quindi impossibile vendere i contenuti, siano essi file multimediali audio, video o elettro-libri.

Quindi è totalmente vanificata l'idea di creare una collezione al fine di scambiarla per denaro in caso di necessità imminente.

L'unica via d'uscita, potrebbe risiedere nei NFT (Non Fungible Token), dove l'autore di un'opera digitale, crea un contratto con il diretto acquirente dove porrà alcune condizioni, ma consentirà la riventita ad un altro diretto cliente e la collezione che se pur "Immateriale", lo rende legittimo proprietario dell'opera, quando in suo possesso, fermi restando legalmente garantiti i diritti all'autore.

Siamo nel 2022 e queste tecnologie, insieme al metaverso e alle criptovalute, sono ancora poco conosciute e mal viste da molti, personalmente preferisco fare uso di Apple Music per esplorare l'intero panorama della produzione e quando le mie orecchie rimangono soddisfatte, andare dai sempre più rari venditori di CD e consolidare i miei ascolti con qualcosa che posso, in caso di necessità, rivendere sul web o scambiare con gli amici, senza per questo incorrere nell'illecito.

Ho investito anche in criptovalute e ritengo che siano strumenti ottimi ed anche piuttosto redditizi.

Non si discute la comodità di tutto quello che ho citato finora, 
avere una libreria musicale di più di 80 milioni di tracce da poter riprodurre in cuffia o dall'impianto in salotto,
poter effettuare investimenti e giochi di borsa dallo smartphone,
poter addirittura viaggiare nel metaverso, stando seduti nella stessa poltrona da cui si ascolta la musica...

In due parole, è "comodo" e "funziona".

Si discute invece il fatto che ha poco a che fare con la realtà e questo lo rende molto rischioso per la salute,
si discute che il metaverso non è reale e, almeno per ora, è gestito da pochissimi,
si discute che la musica non è tua e secondo le regole, non dovresti neanche condividerla in cuffia con lo sdoppiatore o farla ascoltare ai tuoi (ma su questo anche la S.I.A.E non scherza...),
si discute che nessuno sa esattamente chi siano i Miners, cosa sia la Blockchain, chi gestisca le Criptovalute e come facciano a farle rendere,
si discute che se posso fare tutto dal notebook o dallo smartphone, le banche, le poste e gli uffici pubblici, prima o poi lasceranno tutti a casa,
si discute il fatto che non tutti gli individui, per quanto dicano che sia facile, possano avere l'SPID, lo smartphone, il pc e la connessione ad internet,
si discute che non tutti... abbiano gli strumenti necessari... per fare la DAD.

Ho scritto questo articolo, principalmente per condividere la mia idea sul perché, nel 2022, ha ancora molto senso rivolgersi ad un negozio di dischi nella speranza che le regole di mercato non ne distruggano interamente il significato.

DJ500 as know as Dj Mister Mix

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