Auricolari tuttofare


Buongiorno ai miei fedeli lettori,
recentemente ho acquistato le Apple Airpods Pro, ad un prezzo che ritengo "Accettabile".
Dai 279€ del sito ufficiale ai 189,05€ da UniEuro, c'è una bella differenza.
Il titolo dell'articolo, riassume la funzione di queste cuffie.
Dopo più di tre mesi di utilizzo posso affermare che le promesse sulla durata delle batterie sono confermate, uso il plurale perché ci sono ben tre batterie in gioco.
La più importante è quella della custodia che funge da powerbank per le cuffie ed è l'unica ricaricabile tramite cavo (Lightning - USB-C fornito in confezione) o con ricarica ad induzione (meglio conosciuta come wireless).
Custodia
Custodia/Powerbank con presa Lightning

Ogni auricolare ha la sua batteria e ci sono situazioni in cui il consumo è asimmetrico.
Auricolari e custodia aperta

Lo smartphone, può decidere di privilegiare il canale sinistro o il destro per l'audio delle telefonate e l'uso del microfono, oppure si può scegliere di indossare solo uno dei due auricolari.
In ogni caso, la custodia risolverà i problemi di carica degli auricolari.

Ogni cuffia è composta da un microfono direzionale per la voce rivolto verso la bocca, un altoparlante e due microfoni ambientali che gestiscono le funzioni di riduzione attiva dei rumori ed il controllo della pressione interna all'orecchio (tutto chiaramente spiegato qui).

Microfono ambientale laterale
Microfono ambientale posteriore
Griglia del driver dietro al centro del gommino e microfono direzionale a sinistra in punta



In condizioni di sicurezza, ho provato ad attivare la funzione "Cancellazione rumore", camminando affianco ad una strada... Beh, i mezzi di trasporto improvvisamente diventano tutti elettrici, tutto quello che c'è intorno sparisce e rimane solo la musica o la voce dell'interlocutore telefonico.
Si tratta della prima volta che ho a che fare con un sistema attivo di riduzione dei rumori, ma devo dire che sono rimasto positivamente "impressionato" (non c'è termine migliore).
Ogni cuffia ha un piccolo sensore di pressione che permette di avviare le diverse funzioni, premendo una volta si agisce sul play/pause della musica o si risponde ad una chiamata, premendo due volte si avanza di una traccia e premendo tre volte si indietreggia di una.
Tenendo premuto per più di due secondi, si attiva la modalità "Cancellazione rumore" o la modalità "Trasparenza" a seconda del caso.
Avevo un grosso dubbio, a differenza del modello precedente, dove la plastica era a diretto contatto con l'orecchio, in queste ci sono i famigerati gommini (forniti in tre taglie).

Scatoletta contenente i gommini chiusa
Gommini in taglia S e L (la M è già assemblata sulle cuffie)













Non solo le cuffie si indossano bene (una volta scelta la taglia), ma non fanno male all'orecchio e non scivolano durante l'attività fisica, nel mio caso camminata veloce.
Camminando in città, per motivi di sicurezza, tengo attiva la modalità "Trasparenza" che amplifica i rumori esterni, quindi è come avere le cuffie senza i gommini, i quali diversamente applicano un bel po' di isolamento passivo.
Adesso però devo giungere alle dolenti note... la riproduzione musicale!
Metterò le AirPods Pro a confronto con le K-Array "Duetto" KD6T, cuffie intraurali cablate a riduzione "passiva" del rumore, che nella mia modesta recensione faranno da riferimento.
La filosofia con cui sono state ideate le AirPods è di essere auricolari tuttofare, mentre le Duetto sono state progettate esclusivamente per riprodurre al meglio la musica.
Sono paragonabili? A listino sì, le Duetto costano 216€ e le AirPods Pro 279€.
Per il resto, a mio parere, non c'è storia! Nonostante l'impegno, l'ottimo isolamento attivo, il controllo della pressione dell'orecchio per equalizzare dinamicamente le frequenze, la musica passa appiattita e quasi del tutto priva di ariosità.
Si guadagna molto attivando il modo "Modalità disattivate", in cui non interviene l'elettronica a "sporcare" il suono, ma c'è ancora un bel diverbio....
Per ascoltarle allo stesso livello, sono passato dall'iPhone XS che è sprovvisto di jack audio, ho riprodotto "Time to say goodbay" di "Sarah Brightman" dall'album "Timeless" dove spicca la "The London Symphony Orchestra" e per poter "attaccare" le Duetto, sono dovuto ricorrere al Fiio BRT che è una clip in grado di "bluetoothizzare" qualunque cuffia col cavo jack da 3,5 mm.
Questo dispositivo rimane piuttosto trasparente, senza aggiungere la propria interpretazione.
La prima prova l'ho effettuata in ambiente tranquillo, sdraiato sul letto in camera ad una cert'ora della sera in cui ci sono poche interferenze da parte dell'ambiente esterno.
Le AirPods hanno un buon basso, aiutato certamente dal microfono interno che le equalizza continuamente, valutando come reagisce la parte interna dell'orecchio. La focalizzazione stereo è buona, la voce della cantante è centrata tra le orecchie, ma il palcoscenico è praticamente inesistente e i suoni sono molto piatti, manca di quella ariosità che cerca chi, come me, esige un ascolto hi-fi.
Indossando le Duetto il discorso cambia, il suono di ogni strumento esce al volume che ha previsto il fonico nella posizione panoramica corretta, la voce della cantante si erge tra le orecchie con tutta la dinamica messa a disposizione dalla registrazione e se si chiudono gli occhi, si prende il posto del direttore di orchestra, circondato da un palcoscenico frontale che si sposta dai suoni medio-alti dei violini a sinistra verso destra dove si sviluppano i mediobassi di viole e violoncelli. I fiati e le percussioni si stagliano chiaramente dietro alla cantante.
Nelle AirPods non c'è una distinzione così precisa, da un certo punto di vista apprezzo avere un paio di cuffie standard, così quando devo fare delle scelte su come equalizzare voce e musica di sottofondo in un video, oppure se devo applicare compressori o limitatori, ho la possibilità di ascoltare qualcosa di più simile alle condizioni di ascolto dei destinatari delle produzioni.
Per la seconda prova ero seduto dietro in macchina, con l'autoradio dell'amico alla guida che suonava a volume sostenuto.
Il pezzo di riferimento è lo stesso di prima e l'isolamento passivo delle Duetto ha fatto un piccolo miracolo. Non ho prove certe, ma per mia personale percezione, quando la musica passa in modo cristallino, la concentrazione su di essa non può venire a mancare. Diverso il discorso per le Airpods, al di la che il volume è molto più basso, senza isolamento attivo si ha una reale difficoltà nell'apprezzare l'ascolto.
Per il resto le AirPods Pro rispondono perfettamente alle specifiche promesse, sono molto comode, non danno fastidio anche con un uso prolungato, hanno una interfaccia diretta con "Siri" (per chi non lo sapesse, è l'assistente virtuale della Apple), quindi si può chiedere alle cuffie di eseguire azioni, ad esempio: "Chiama Casa" oppure "Indicazioni stradali per Torino" o ancora "Che tempo farà domani?", anteponendo sempre "Ehi Siri".
In definitiva, secondo il mio parere, valgono i soldi che chiedono, forse non tutti quelli del listino.
Il punto di forza risiede nella tecnologia miniaturizzata che le rende degli oggetti estremamente versatili che si interfacciano meravigliosamente con lo straordinario EcoSistema Apple (per i nerd, guardate qui).
La custodia, oltre che da PowerBank, funge anche da "sistema di paring", insomma "accoppiatore" con i dispositivi Apple e non.
Paring con iPhone XS
Per l'iPhone XS è bastato avvicinarle, aprire la custodia e lui le ha riconosciute.
Con il MacBook Pro è bastato aprire la custodia e collegarle bluetooth, scegliendole dall'elenco.
Con il PC con Windows 10 è stato necessario premere il tasto che c'è dietro alla custodia e sceglierle dall'elenco dei dispositivi bluetooth.
In conclusione, se cercate un paio di auricolari che suonino eccezionalmente bene la musica, senza microfono per le telefonate, cablate e con l'insonorizzazione passiva, allora vi indirizzo sulle K-Array.
Se invece volete dei gioielli di tecnologia, bluetooth, molto versatili, con due microfoni per il telefono, insonorizzazione attiva o modalità "Trasparenza" che vi permettono di essere sempre in contatto con i comandi vocali e che, con qualche compromesso sulla qualità di ascolto, vi soddisferanno appieno, allora state leggendo l'articolo giusto.

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